Tutti coloro che in questo momento stanno cercando lavoro sapranno bene che una delle competenze più richieste, che spicca sempre al primo posto negli annunci, è quella del problem solving.
Ma sappiamo davvero cosa si intende per problem solving?
Si può definire semplicemente come la capacità da parte di un soggetto di risolvere problemi, dove con “problema” si intende qualsiasi tipo di situazione, più o meno complessa, che necessita di una soluzione. Il problem solving, quindi, è una competenza che risulta importante in qualsiasi contesto di vita, tuttavia, risulta particolarmente preziosa nel mondo lavorativo.
In un mondo globalizzato e sempre più tecnologico, le organizzazioni si trovano sempre più spesso a fronteggiare incertezze, criticità e cambiamenti. Avere personale che, ad ogni livello, sia in grado di assumere prospettive nuove, ricavare informazioni e modalità per fronteggiare ogni situazione con efficacia, rappresenta un vantaggio competitivo a cui nessuna realtà lavorativa oggi può rinunciare.
I problemi che si incontrano sul luogo di lavoro possono essere di natura tecnica, riguardanti ad esempio i processi aziendali, ma anche problemi di natura emozionale e/o relazionale.
Le fasi per la risoluzione dei problemi
Sono state individuate diverse metodologie di risoluzione del problema, ognuna delle quali prevede passaggi differenti e che sono state codificate per massimizzare l’efficacia, cioè il raggiungimento dell’obiettivo, e l’efficienza, ovvero la riduzione dei costi.
È possibile, tuttavia, individuare quattro macro-fasi:
- La definizione del problema: il primo passo fondamentale è quello di individuare il problema che si intende risolvere, i suoi punti chiave e le sue cause. L’errore che spesso si commette è quello di non riuscire a individuare il problema, ma solo le sue manifestazioni più evidenti, ricercando soluzioni, quindi, per aspetti secondari e mantenendo irrisolto il nodo principale.
- La creazione di alternative: una volta definito il problema, è possibile definire diverse alternative e risorse che rappresentano una possibilità di risoluzione.
- La valutazione delle alternative create: ogni alternativa va valutata rispetto all’obiettivo che si intende raggiungere, alle tempistiche necessarie e alle risorse che si hanno a disposizione.
- L'individuazione della soluzione finale: dopo aver scomposto ogni alternativa, è possibile individuare la soluzione che più facilmente permetterà di raggiungere il risultato desiderato.
- L'implementazione della soluzione: l’ultima fase è quella che prevede l’applicazione della soluzione. È importante seguire ogni momento e infine valutare l’efficacia della soluzione prescelta.
Ci sono diversi strumenti che sono di supporto al processo di risoluzione del problema. Tra questi, un esempio è quello del brainstorming, ovvero un’attività, svolta in gruppi più o meno grandi, che prevede l’espressione libera di idee e proposte. Facilita e stimola i processi creativi e immaginativi e i risultati che si ottengono sono ricchi e diversificati.
In conclusione..
In conclusione, alla luce delle sfide cui continuamente sono sottoposte le organizzazioni, possiamo affermare che per avere successo nel mondo lavorativo, la capacità di problem solving risulti fondamentale.
Ogni professione comporta degli ostacoli, quindi per ogni profilo è vantaggioso acquisire questa competenza. Tuttavia, risulta assolutamente fondamentale per quelle professioni che sono meno meccaniche e più diversificate.
È possibile rafforzare e ampliare questa competenza attraverso l’apprendimento di specifiche metodologie e l’utilizzo di strumenti che possano facilitare i processi mentali.
Entra in contatto con EvoForm Consulting
Se sei interessato a lavorare sulla tua capacità di problem solving (o su altre competenze) con l'aiuto di un professionista, clicca qui e scopri il nostro servizio di coaching.