Il Bilancio di Competenze, nell'ambito dell'orientamento professionale, è uno strumento che permette di valutare le caratteristiche personali e professionali di un utente. L'obiettivo principale è quello di conoscere i propri punti di forza e le proprie aree di miglioramento, con il fine di strutturare percorsi di inserimento lavorativo e di costruire un proprio progetto formativo e di crescita.
Quando è nato il bilancio di competenze?
Il Bilancio di competenze è nato in Canada e si è affermato principalmente in Francia, dove è regolato da specifiche norme legislative, che ne indicano gli obiettivi, i tempi e le modalità di svolgimento. Più precisamente, la legge prevede che ogni lavoratore possa usufruire di 24 ore di permesso retribuito per analizzare le proprie competenze professionali e personali, le proprie attitudini e motivazioni, allo scopo di determinare un progetto professionale e di formazione. In Francia, quindi, il bilancio è uno strumento finalizzato allo sviluppo professionale dei lavoratori e alla formazione continua.
A cosa serve fare un bilancio delle competenze?
Il bilancio di competenze è uno strumento ben strutturato, ma questa sua caratteristica non deve trarre in inganno: il vero protagonista, infatti, non è l'orientatore o il formatore che lo redige, ma l’individuo che ne è il destinatario.
Strutturare il bilancio, quindi, richiede la partecipazione diretta e attiva del beneficiario, e i risultati migliori si ottengono quando il formatore riesce a creare una relazione di fiducia con l’utente, facendolo sentire ascoltato e compreso. Questi sono gli ingredienti segreti che indurranno l’utente ad abbassare le proprie difese e a sentirsi libero di esplorare i propri punti di forza e le proprie aree di miglioramento. Conoscere meglio sé stessi, infatti, può essere utile in qualsiasi fase della vita e in ambito lavorativo, mappare la propria professionalità serve in tutte le fasi della carriera:
- All'inizio è un eccezionale strumento per imparare a cercare lavoro in modo più efficace, capendo veramente come equilibrare aspirazioni e inclinazioni personali.
- Durante il percorso, invece, è utile per ricollocarsi, intraprendere nuove strade professionali o cogliere occasioni di avanzamento.
Cosa si intende con il termine competenze?
Per capire davvero il valore del bilancio di competenze è necessario fare un passo indietro e focalizzare l'attenzione sul concetto stesso di competenza: Questo termine, infatti, deriva dal verbo latino “competere” (cum e petere), che significa convergere, incontrarsi, ed è talmente denso di significato da risultare complesso.
Nell'ambito delle risorse umane, viene posta un’enfasi particolare sulla dimensione di contesto, ovvero al fatto che una competenza è tale se attivata in un contesto specifico. Una buona definizione di partenza, quindi, può essere questa: un insieme riconosciuto delle conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un dato contesto. Ne consegue che, alla costruzione delle competenze di ogni persona concorrono diversi elementi:
- le conoscenze specifiche accumulate durante il percorso formativo;
- gli elementi dell'intelligenza personale e professionale (espressi come capacità);
- la motivazione ad attuare le proprie potenzialità.
La competenza, quindi, è una qualità professionale che va oltre la semplice somma di capacità, abilità, conoscenze e inclinazioni personali. Il vero valore aggiunto è dato dal modo in cui l'insieme di questi fattori si manifesta nel lavoro.
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