La motivazione intrinseca ed estrinseca

La motivazione: che cos'è?

La motivazione è l'espressione dei motivi che inducono un individuo a compiere o tendere verso una determinata azione. Ovvero è l’insieme di alcuni fattori dinamici che spingono il comportamento di un individuo verso una data meta.

La motivazione ha diverse classificazioni, all’interno delle quali risaltano quelle della motivazione intrinseca e della motivazione estrinseca.

Motivazione
Motivation

 La motivazione estrinseca

La motivazione estrinseca è quella motivazione che deriva da scopi esterni all’attività svolta. Ad esempio un alunno si impegna in un’attività per ricevere lodi, riconoscimenti, buoni voti ed evitare situazione spiacevoli come una brutta figura. Questa fa sì che nasca in noi un senso di autosufficienza dovuta a una forte e completa concentrazione nell’attività che si sta svolgendo.

La motivazione intrinseca

Motivazione intrinseca

La motivazione intrinseca invece è quella motivazione che deriva da meccanismi interni. Infatti, questa viene mossa dalla curiosità della persona per quella attività, dalle caratteristiche dell’ambiente circostante che possono essere strane o nuove.

Questo tipo di motivazione lo si incontra quando ad esempio un soggetto si impegna in un’attività che trova stimolante, per sé stesso, inseguito alla quale prova soddisfazione nel sentirsi sempre più competente. Questo tipo di motivazione fa crescere e aumentare la nostra autostima.

Secondo "multifaceted theory of intrinsic motivation" esistono all’interno di ogni individuo 16 desideri e la realizzazione di ciascuno di questi porta un sentimento di gioia nel soggetto stesso.

Teorie motivazionali

In tema di motivazione si sono espressi molti psicologi e studiosi che hanno analizzato e hanno focalizzato la propria attenzione su componenti diverse all’interno delle loro teorie.

Teoria pulsionale

La prima teoria che andiamo ad affrontare è la teoria pulsionale biologica alla cui base vi è il concetto di bisogno, da cui derivano necessità fisiologiche. Tali bisogni “scattano” quando i segnali superano uno specifico livello di attenzione, ovvero quando non è soddisfatto.

La teoria pulsionale si basa su un modello circolare delle seguenti fasi: stato di bisogno, soddisfazione, latenza e così via. La motivazione è quindi vista come un meccanismo omeostatico, ossia come un processo psichico di tipo automatico che influenza la condotta per spingere verso un determinato oggetto.

Teoria freudiana delle pulsioni

La seconda teoria è quella introdotta da Sigmund Freud (detto anche padre della psicoanalisi perché ne è uno dei fondatori) ovvero La teoria freudiana delle pulsioni.

Con questa teoria Freud introduce il concetto di pulsione definendola come un istinto con un'origine, uno scopo, e un oggetto attraverso cui avviene la sua scarica. Inoltre, Freud utilizza questa teoria per spiegare le dinamiche dell’inconscio identificando due pulsioni/istinti: una legata alla sopravvivenza e sfera sessuale e l’altra legata alla morte e alla distruttività.

Teoria della piramide dei bisogni

Anche Maslow ha dato un suo contributo dando origine alla teoria “della piramide dei bisogni”, conosciuta anche come la “piramide di Maslow”.

Questa teoria si fonda principalmente su una piramide detta “dei bisogni”, all’interno della quale troviamo diversi livelli. Al livello più basso troviamo i bisogni cosiddetti fisiologici e al livello più alto troviamo i bisogni di autorealizzazione.

  • Bisogni fisiologici, legati agli stati fisici necessari per vivere ed evitare il disagio (idratazione, alimentazione, minzione, defecazione, igiene)
  • Bisogni di sicurezza, si manifestano solo dopo aver soddisfatto i bisogni fisiologici, e constano della ricerca di contatto e protezione.
  • Bisogni di appartenenza, desiderio di far parte di un'estesa unità sociale (famiglia, gruppo amicale), che nasce solo dopo aver soddisfatto i bisogni di sicurezza.
  • Bisogni di stima, esigenza di avere da chi ci circonda un riscontro sul proprio apporto e sul proprio contributo. Si attiva solo dopo aver soddisfatto i bisogni di appartenenza.
  • Bisogni di indipendenza, esigenza di autonomia, realizzazione e completezza del proprio contributo, si attiva solo dopo aver soddisfatto i bisogni di stima.
  • Bisogni di autorealizzazione, bisogno di superare i propri limiti e collocarsi entro una prospettiva super-individuale, essere partecipe col mondo.

Se un bisogno posto alla base della piramide non viene soddisfatto “blocca” il passaggio ai bisogni posti nei livelli successivi.

Piramide dei bisogni di Maslow

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