In data 8 febbraio 2021, sulla piattaforma Google Meet, il dottor Claudio Catalano, psicologo e titolare di EvoForm Consulting, ha condotto un webinar dal titolo Bilancio di competenze: focus sulla relazione con l’utente. L’incontro, che ha visto la partecipazione attiva di trentatré professionisti del settore Risorse Umane, ha voluto introdurre al corso di formazione sullo stesso argomento previsto per sabato 20 febbraio.
Che cos’è il bilancio di competenze?
Il bilancio di competenze è uno strumento pratico e concreto per effettuare la valutazione delle caratteristiche personali e professionali dell’utente: chiunque, quindi, può avvalersi di questo strumento. È una fotografia della realtà dell’utente, che lo aiuta a focalizzare i propri punti di forza e permette di individuare competenze tecniche, conoscenze informatiche e linguistiche, punti di forza, aree di miglioramento e accettazione delle critiche, soft skills, tratti di personalità, abilità comunicative e relazionali, attitudini e inclinazioni, motivazioni e valori.
Insieme alle simulazioni del colloquio di lavoro, il bilancio di competenze fornisce strumenti per attivare la persona a cercare lavoro. Quando si sviluppa un bilancio di competenze, infatti, il soggetto deve essere responsabilizzato. È l’utente ad aiutare il professionista a scoprire le proprie competenze, soprattutto perché non è detto che il professionista conosca ogni settore lavorativo.
Dove si usa il bilancio di competenze?
Il bilancio di competenze si usa sia nel settore pubblico che in quello privato. Rispetto al primo, si utilizza tanto nei centri per l’impiego, quanto nel settore delle politiche attive del lavoro. Quanto al settore privato, invece, è molto utile alle aziende nell’ambito dello sviluppo organizzativo per individuare i ruoli e sondare la motivazione del personale. È bene che, in questo contesto, lo specialista HR sia una persona esterna all’azienda. Inoltre, il bilancio di competenze è sviluppato in sede di coaching o counseling di carriera, a seguito di cui se ne ricava un estratto da allegare al CV. Come hanno confermato i partecipanti al webinar, il selezionatore apprezza molto il bilancio di competenze, che rappresenta un importante elemento di distinzione per il candidato.
Perché il focus sulla relazione?
Costruire la relazione aiuta il soggetto a riconoscere e accettare le aree di miglioramento di cui non ha consapevolezza. Il formatore, inoltre, allena l’utente a trovare e a vendere le sue capacità, non solo i “difetti”.
La relazione con l’utente rappresenta il valore aggiunto e va instaurata prima ancora dell’implementazione dello strumento del bilancio di competenze. Senza relazione, il contenuto non passa: la persona, invece, va messa a proprio agio, affinché emerga il contenuto della sua storia. Il che non vuol dire necessariamente darle del tu: perché la relazione sia pari, deve esserci un accordo. Alcuni utenti, infatti, preferiscono mantenere le distanze.
Il formatore, dunque, deve essere in grado di calmare le ansie dell’utente: non bisogna mai dare per scontato che sia sereno, anche se all’apparenza potrebbe sembrare. E, da parte sua, l’utente deve presentarsi come sincero (dal latino sine cera, «senza maschera»), con pregi e difetti. L’obiettivo dell’utente è essere giusti al posto giusto: la perfezione non esiste.