È questo il tema che è stato trattato nel webinar tenuto dalla dott.ssa Sabella, psicologa del lavoro.
Come in tutte le nostre formazioni, è stata mantenuta elevata la partecipazione, considerando i vantaggi e i limiti degli strumenti tecnologici a disposizione.
Il webinar è stato preceduto da un’introduzione in cui si chiarivano le finalità informative e non formative dell’incontro.
Dopo una breve presentazione, l’incontro si è aperto con la riflessione che ogni circostanza lavorativa comporta delle problematiche. È stato chiesto, ad esempio, quali sono le problematiche che si incontrano nell’operazione di evadere un ordine: ritardi, difficoltà di comunicare con clienti e fornitori, lunghe procedure.
Quali sono le conseguenze emotive che generano queste problematiche?
Rabbia, ansia, frustrazione, stress. Queste alcune delle risposte che sono state fornite.
Di fronte ad un evento problematico, si può avere potere decisionale o non avere potere decisionale.
Se si ha potere decisionale, si possono valutare nuove assunzioni, acquisire nuovi strumenti, spostare le scadenze. Si può agire sul problema.
Cosa fare se non si ha potere decisionale? Non si può agire sul problema, ma si può agire sulle conseguenze, quindi sulle proprie emozioni e su quelle dei collaboratori.
È stato chiesto ai partecipanti se dal loro punto di vista questa emergenza sanitaria è una situazione in cui si ha o non si ha potere decisionale.
In alcuni casi è stato riferito che si è in una terra di mezzo. Non è possibile evitare l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale, ma può essere possibile acquistarne di più comodi. Non è possibile evitare il distanziamento sociale e scomode barriere di plexiglass, ma è possibile personalizzare i piccoli spazi che sono rimasti con colori e disegni dei propri figli.
La dott.ssa Sabella ha illustrato come in questa condizione di emergenza non sia possibile agire direttamente sul problema. La pandemia è ineliminabile. Non si ha potere decisionale, ma è possibile lavorare sulle conseguenze.
È possibile agire sulle emozioni. Le emozioni non sono solo uno stato mentale, ma influenzano direttamente i comportamenti e peggiorano le performance lavorative se non adeguatamente gestite.
QUAL È LO STILE DI LEADERSHIP EFFICACE IN QUESTA SITUAZIONE?
La dott.ssa Sabella ha illustrato come una leadership emotiva sia lo stile di leadership più adeguato in questa situazione. Un leader efficace è in grado di utilizzare efficacemente l’intelligenza emotiva per migliorare la qualità del lavoro e della vita, di sé e dei propri collaboratori.
Sono state poi illustrate alcune ricerche e risultati basati sull’esperienza professionale maturata: l’intelligenza emotiva sviluppa l’ottimismo, impatta sulla performance, aiuta a gestire il work life balance.
La dott.ssa ha proseguito con alcuni consigli utili: accettare la situazione, accogliere le proprie e altrui emozioni, indentificare le proprie capacità, coinvolgere i collaboratori, esprimere ottimismo e fiducia, agire con chiarezza, mantenere alta la motivazione e gestire le proprie reazioni emotive.
Giunti quasi alla fine, sono state chieste riflessioni, opinioni ed esperienze dei partecipanti. È emerso che questi consigli sono stati accolti positivamente. Nello specifico, nelle loro esperienze, è risultato particolarmente importante coinvolgere i collaboratori e renderli partecipi di un progetto più grande. Anche programmare riunioni che hanno lo scopo di fare comunicazioni efficaci e assertive è risultato utile.
Il webinar è stato concluso con l’illustrazione di un caso aziendale di successo condotto e gestito dalla dott.ssa Sabella in cui è stata potenziata la leadership emotiva attraverso una serie di coaching al responsabile e ai capiturno.
I risultati positivi di questo intervento sono stati aumento della produttività, minor assenteismo e infortuni e maggior benessere organizzativo.
IN CONCLUSIONE…
In questa situazione di emergenza, è importante comprendere le proprie ed altrui emozioni.
Questo processo non riguarda solo manager e responsabili, ma è importante che anche i collaboratori siano dotati di conoscenze e strumenti specifici ed efficaci.
Per questo motivo, sono individuabili due modalità di intervento:
- Formazione per manager e responsabili;
- Formazione per collaboratori.
L’incontro si è concluso con i saluti e i ringraziamenti da parte della dott.ssa Sabella e dei partecipanti.
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