Priscilla: Buongiorno a tutti, salutiamo come sempre Catia e il gruppo quotidianamente.
Alice: Buongiorno a tutti
P: Oggi parleremo di discriminazione delle donne, dato che lunedì c’è stata la Festa della Donna vorremmo partire proprio da questo, per alleggerire la giornata e la puntata di oggi vi faremo degli esempi di donne che per poter ricoprire determinati ruoli si sono finte uomini.
A: Donne che si sono finte uomini per fare che cosa?
P: Mathrine Switzer, nel 1967 si finse uomo per partecipare alla maratona di Boston nel 1967, perché altrimenti non le sarebbe stato permesso partecipare. E’ stata la prima donna (non registrata) a correre la gare
A: Altri esempi?
P: Nel 1959 si travestì da uomo per partecipare ai tornei di judo e li vinse. A quel tempo, ovviamente, le donne non potevano praticare questo sport. Margaret Ann Bulkley nascose la sua identità per tutta la vita per poter diventare chirurgo in Irlanda nel 1795.
A: Interessanti questi esempi.. seppur molto lontani dallo scenario attuale. Com’è la situazione ora?
P: La pandemia è anche una questione di genere. In Italia nel 2020 il 70% dei 444 mila occupati in meno è donna. I settori maggiormente colpiti dalla crisi sono quelli che possiamo definire come “relazionali”, ovvero quelli che coinvolgono il contatto con il pubblico che tradizionalmente sono più femminili. Addirittura, 10 mila imprese femminili sono scomparse in soli tre mesi tra aprile e giugno 2020.
A: Cos’è la Pin Tax?
P: E’ una tassa, qualcosa che si paga per quei prodotti disegnati appositamente per le donne ma che in realtà sono uguali ai prodotti da uomo.
A: Ci puoi fare qualche esempio:
P: Certo, ad esempio i deodoranti da donna costano il 51% in più rispetto a quelli da uomo, le creme per il viso il 57%, i profumi il 27% (Questo dato deriva da una comparazione fatta su Idealo nel 2020).
A: Quindi la discriminazione di genere è ancora presente, anche se forse meno esplicita di prima?
P: Esatto Alice, è proprio questo il concetto di fondo, esiste ancora la discriminazione di genere, dai dati che abbiamo visto però mentre prima nella storia questa era più esplicita, con divieti specifici per le donne, ora è invece latente, ma c’è. C’è ancora molto da fare ma siamo sulla giusta strada per il cambiamento!
A: Grazie per essere stati con noi e grazie per aver risposto alle domande.
P: Grazie a tutti.