Il benessere organizzativo: cos’è e perché è importante

Benessere organizzativo

Il mondo lavorativo oggi è sempre più dinamico: i ritmi sono frenetici, le innovazioni tecnologiche sono all’ordine del giorno, la globalizzazione richiede sforzi sempre maggiori. In una realtà così complessa, si sente parlare più spesso di benessere organizzativo, a cui le aziende dedicano un’attenzione sempre maggiore.

Cosa si intende per benessere organizzativo?

Inizialmente, le teorie si concentravano esclusivamente sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, per poi ampliarsi gradualmente, includendo anche gli aspetti soggettivi e relazionali.

Oggi si è giunti a formulare un concetto più completo di benessere organizzativo, che si definisce come la capacità di un'organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione.
Le dimensioni del benessere organizzativo sono due:

  • Interna, che fa riferimento allo stato soggettivo di coloro che lavorano in un contesto organizzativo;
  • Esterna, cioè l’insieme dei fattori e degli elementi che influenzano il benessere di chi lavora.

Le quattro aree di ricerca del benessere organizzativo

Stare bene in azienda

Circa il tema del benessere organizzativo, si possono individuare quattro aree di ricerca fondamentali, ognuna delle quali contribuisce in modo diverso alla salute fisica, mentale e sociale dei lavoratori:

  1. Stress da lavoro: entro quest’area di ricerca, ci si è concentrati sulle capacità dell’individuo di gestire situazioni difficoltose e potenzialmente stressanti e sull’individuazione di condizioni ambientali e sociali nei luoghi di lavoro che rappresentano possibili fonti di stress.
  2. Personalità dei manager: queste ricerche sostengono che la personalità dei manager e, conseguentemente, le loro modalità di gestire l’azienda e relazionarsi con i colleghi, siano fondamentali per diffondere uno stato di benessere in tutta l’organizzazione.
  3. Sviluppo organizzativo: in questo caso l’interesse è rivolto soprattutto alla progettazione di un buon ambiente fisico di lavoro, finalizzato a migliorare la motivazione, la soddisfazione e l’efficacia del lavoratore.
  4. Cultura organizzativa e politiche aziendali: questi elementi influenzano direttamente la partecipazione dei lavoratori alla vita organizzativa, la cooperazione, il supporto sociale ricevuto e molti altri aspetti soggettivi e relazioni che determinano il benessere organizzativo.

Perché è importante il benessere organizzativo

Benessere aziendaleInvestire sul benessere organizzativo rappresenta oggi una scelta importante per le aziende. Questo costrutto, infatti, non è importante solo per il singolo lavoratore, ma per tutta l’organizzazione. Promuovere benessere è fondamentale per ottenere buoni risultati e ormai sono molte le ricerche che lo dimostrano: migliora le prestazioni lavorative, aumenta la produttività, aumenta la soddisfazione lavorativa, riduce i tassi di turnover e assenteismo.

In conclusione…

Ottenere una condizione di benessere organizzativo è un traguardo impegnativo, ma promettente di grandi risultati. Per raggiungere questo obiettivo non è sufficiente concentrarsi su ricompense esterne (salario, benefit) e sui luoghi fisici di lavoro. Il benessere organizzativo è, infatti, un costrutto multidimensionale, che guarda alla persona e all’organizzazione nella sua interezza e complessità.
Ad uscirne vincitori non è una, ma entrambe le parti: azienda e dipendente.

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