Motivare il personale ad avere una performance di qualità o che ne determina la perseveranza in un compito è sicuramente la chiave per la riuscita in ambito professionale. Molte volte è compito del manager saper comprendere i bisogni dei propri collaboratori e saperli motivare in modo adeguato. Se questo avviene, il clima aziendale subisce un netto miglioramento e il personale è maggiormente disposto ad impegnarsi nelle proprie attività.
Ma da cosa dipende la motivazione del personale?
Esistono numerose teorie che parlano di come motivare il personale. Qui ne riportiamo alcune con l’obiettivo di chiarire come la comprensione del funzionamento del meccanismo di motivazione possa aiutare a incentivare il benessere e la produttività dei nostri collaboratori.
Per motivare il personale si può agire principalmente in due modi. Innanzi tutto si può lavorare sulla motivazione estrinseca, portando il lavoratore ad aumentare la sua prestazione per ottenere dei benefici. Oppure lavorando sulla motivazione intrinseca, quindi ponendogli obiettivi e invogliandolo a perseguirli così che possa provare soddisfazione e appagamento.
Motivare il personale: premi e riconoscimenti
Un approccio fondato sul concetto di motivazione estrinseca è quello di Vroom, professore della Yale School of Management e autore della Teoria dell’aspettativa. Grazie a questa Teoria, sappiamo quanto sia importante che il management preveda un sistema di premi e servizi per il personale.
Nel farlo deve valutare quale importanza danno i lavoratori alle diverse tipologie di premi. Queste possono essere molteplici, l’importante è saper individuare i loro bisogni e le loro aspettative e premiarli coerentemente. L’importanza attribuita a un premio è condizionata da fattori legati all’autodeterminazione in ambito lavorativo e ai bisogni di autorealizzazione (vedi il nostro articolo sulla piramide di Maslow).
Obiettivi: perché motivare il personale?
Un'altra teoria che ci aiuta a capire come motivare il personale prende il nome di Teoria del Goal Setting. Questa evidenzia il ruolo cardine che gli obiettivi ricoprono all’interno dell’organizzazione del lavoro. Definire gli obiettivi, anche attraverso la collaborazione dei propri dipendenti, fa sì che questi concentrino l’attenzione su uno scopo specifico, aiutando a ridurre l’influenza di attività alternative che sono causa di distrazione.
Avere gli obiettivi chiari in mente vuol dire aumentare la concentrazione, incoraggiando la persistenza e facilitando lo sviluppo di strategie. Ad esempio, è utile riunire i propri collaboratori prima dell’inizio di un progetto per decidere qual è l’obiettivo finale da raggiungere e quali invece gli obiettivi intermedi che permetteranno di arrivare alla meta.
Ogni volta che un obiettivo intermedio verrà raggiunto, il lavoratore sarà soddisfatto e appagato. Questo lo spingerà a impegnarsi fino ad arrivare all’obiettivo finale.
In conclusione…
Motivare il personale dunque significa rendere la loro esperienza lavorativa un processo mirato a uno scopo preciso. Una volta raggiunto l'obiettivo, aumenterà la loro soddisfazione e l’autorealizzazione. Inoltre, portare a termine i compiti in modo efficace e tempestivo consentirà al personale di ottenere premi e riconoscimenti adeguati.
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