Il public speaking, ovvero parlare in pubblico, è un’attività molto difficile in quanto può rappresentare una delle paure maggiori dell’essere umano.
A molti professionisti capita di dover parlare in pubblico, ad esempio: un amministratore delegato di un’azienda spesso deve presentare la sua società di fronte a un pubblico molto ampio.
Ancora, un manager può dover esporre un power point o una presentazione con Canvass di fronte a 10 suoi colleghi. Pensiamo anche ai formatori che devono tenersi sempre allenati nel parlare in pubblico.
Quale può essere un ostacolo nel public speaking?
Nell’esposizione di fronte a un pubblico, sono le interiezioni a costituire un grande ostacolo. Le interiezioni o vocalizzazioni sono espressioni quali “mhhh”, “ehhh…” usate all’inizio delle frasi o dei concetti che stiamo per pronunciare.
Queste vanno evitate assolutamente perché altrimenti il pubblico percepisce che il relatore sta avendo delle difficoltà; questo genera nell’uditorio un sentimento spiacevole di imbarazzo. A sua volta il relatore vive quest’esperienza in modo negativo, provando sentimenti di ansia.
Nonostante il relatore stia esponendo dei contenuti di qualità, per il modo in cui li presenta non arriva al risultato. Questo può danneggiare molto la sua immagine.
Quindi, cosa si può fare?
Cerchiamo di essere consapevoli che tutti noi usiamo queste vocalizzazioni, ma parlando in pubblico vanno necessariamente evitate. Possiamo allenarci esponendo la presentazione di fronte a uno specchio o videoregistrandoci. Altrimenti, se abbiamo maggiore difficoltà possiamo chiedere il supporto di uno psicologo del lavoro, che può fornirci un valido aiuto per superare questo ostacolo. Eliminiamo le vocalizzazioni, per crescere professionalmente!
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