Nella società moderna, così come nel passato, avere un lavoro significa assumere un ruolo specifico all’interno della comunità, permette di essere economicamente indipendenti, di raggiungere la propria autorealizzazione e di assolvere ai propri doveri da cittadino.
La selezione del personale è un percorso delicato che consente all’organizzazione di individuare il candidato maggiormente adatto per la posizione lavorativa offerta, e al tempo stesso è quel percorso che dà la possibilità a ciascun individuo di ottenere il posto di lavoro desiderato.
Ma cosa significa fare selezione?
Significa assegnare ogni individuo al lavoro più adatto per lui e per l’azienda, al fine di permettergli di utilizzare al meglio le proprie capacità e di consentire all’organizzazione il raggiungimento dei suoi obiettivi. Durante la selezione del personale vengono perseguiti due fini principali: individuare con obiettività le caratteristiche psicologiche e attitudinali dei candidati e prevedere i loro comportamenti futuri in determinate situazioni lavorative. Vediamo quindi alcuni esempi di test che vengono frequentemente usati durante, ma non solo, i colloqui di selezione.
BFQ
I testi di personalità sono una delle numerose tipologie di test usate nel processo di selezione.
Questi hanno come scopo quello di definire il profilo della personalità del candidato che vi si sottopone. Nella selezione, questa tipologia di test non viene usata per decidere quali soggetti definitivamente non sono idonei alla professione ricercata, bensì viene usata per approfondire la conoscenza del candidato, cercando di indagare alcuni aspetti temperamentali e alcune predisposizioni individuali. Uno dei più diffusi test di personalità prende il nome di Big Five Questionaire: basandosi sulla teoria dei Big Five, individua cinque dimensioni fondamentali per la descrizione e la valutazione della personalità. Nello specifico queste sono: l’energia, l’amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotiva e l’apertura mentale. Questo test è stato riconosciuto come valido e molto utile non solo nella selezione ma anche nella valutazione del personale, nello sviluppo di gruppi di lavoro e nell’analisi dei bisogni formativi.
OPPro
L’ Occupational Personality Profile è un altro test di personalità che serve a rilevare in che modo il candidato si comporta nelle più disparate situazioni in ambito lavorativo: esamina il modo di relazionarsi con gli altri, lo stile di pensiero, le modalità di gestione dei sentimenti e delle emozioni. Al contrario del BFQ visto in precedenza, l’OPPro indaga ben 9 dimensioni di personalità facendo esprimere al candidato il suo grado di accordo o disaccordo rispetto a 98 affermazioni.
In conclusione…
Selezionare non significa solo valutare il percorso formativo o le esperienze lavorative dei candidati. Al contrario, è importante adottare un approccio di ascolto attivo e di comprensione profonda della persona che si propone per una professione. Spesso per fare questo vengono usati i test di personalità visti finora.
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