Il rischio stress lavoro-correlato può essere definito come la “percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell'ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste”, che nel medio-lungo periodo può comportare l'insorgenza di una serie di sintomi o disturbi.
Tra questi includiamo il mal di testa e i disturbi gastrointestinali, ma anche diverse patologie del sistema nervoso, come i disturbi del sonno, e la sindrome da fatica cronica.
Quali sono i fattori determinanti?
Solitamente noti anche come agenti stressanti. Sotto questo concetto includiamo un insieme di fattori ambientali che producono stress, costituiscono il prerequisito per sperimentare la reazione allo stress. Questi possono essere:
- Individuali: sono legati direttamente alla mansione della persona: richieste sul lavoro, sovraccarico, poco lavoro, conflitto di ruolo, ambiguità, sicurezza sul lavoro.
- Di gruppo: sono legati alle dinamiche specifiche di gruppo e al comportamento manageriale. Incoerenza, assenza di sostegno, poco interessamento, dirigenza inefficace, ambiente ad alta produttività, focus sulle performance negative e non su quelle positive, molestie sessuali.
- A livello organizzativo: legati al contesto in cui si lavora: cultura, struttura, tecnologia, introduzione di cambiamenti, condizioni e ambiente di lavoro.
- Extra-organizzativi: legati a fattori che risiedono al di fuori dell’organizzazione: famiglia, status socioeconomico, tempo necessario per gli spostamenti, rumore, affollamento, inquinamento dell’aria.
Quali sono i sintomi?
Generalmente chi vive una condizione di stress lavoro-correlato sperimenta, come sintomo principale, uno stato di smarrimento che deriva dalla condizione di lavoro. Ma anche ansia, disturbi di panico, cefalee ricorrenti, insonnia, tachicardia, innalzamento della pressione, problematiche dell’apparato gastrointestinale e anche veri e propri sfoghi e rush cutanei.
Quali sono le conseguenze?
Lo stress non è da considerare una malattia, ma comporta delle ripercussioni di vario tipo sull’individuo che ne soffre. In primo luogo, lo stress lavoro-correlato influisce sulla soddisfazione lavorativa, sul commitment nell’organizzazione, sul coinvolgimento nel lavoro, sull’autostima, sull’esaurimento, sulle emozioni, sul tono dell’umore in generale. Promuove anche i comportamenti di assenteismo, turnover, sulla performance, ma anche sulla tendenza a porre se stessi in condizioni di potenziale pericolo. Lo stress lavoro-correlato influisce anche sulle capacità decisionali e di concentrazione e non solo su quelle fisiche.
Esistono altri fenomeni associabili allo stress lavoro-correlato?
Il burnout. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), esso è una sindrome derivante da stress cronico associato al contesto lavorativo, che non riesce ad essere ben gestito.
La sindrome del burnout è caratterizzata da una serie di fenomeni di affaticamento, delusione, logoramento e improduttività che sfociano in prostrazione e disinteresse per la propria attività professionale quotidiana.